Mu.Vi. Museo della Vita

MUSEO TATTILE*

Museo presente nel sistema cultura della Regione Toscana

Scienze Naturali - Storia Evolutiva - La Vita degli Etruschi

*Nel nostro museo, la storia si può toccare! ✨ Sfiorare la superficie ruvida di un fossile (perfettamente riprodotto), sentire il peso reale di un'antica riproduzione etrusca o seguire con le dita le sinuose curve di un'affascinante conchiglia non è solo un gesto, ma un viaggio emozionale. L'esperienza tattile risveglia sensazioni profonde, attiva la memoria e stimola l'intelligenza emotiva, rendendo ogni scoperta più intensa e personale. 

Vieni a vivere il museo non solo con gli occhi, ma con il cuore e le mani! 🖐❤️

ASSOCIATI all'APM nazionale

AVVISO - dopo gli importanti lavori all'immobile abbiamo riaperte le sale a piano terra dal 29-01-25. Per le altre vi faremo sapere.

Al Centro Studi abbiamo riservato un piccolo spazio espositivo (Mu.Vi.), con quattro sezioni.

La prima dedicata alle SCIENZE NATURALI, la seconda alla STORIA DEL NOSTRO PIANETA, la terza alla STORIA DEI MEZZI DI TRASPORTO e la quarta alla VITA DEGLI ETRUSCHI. Con gli ultimi eventi realizzati stiamo proponendo anche documentazione e materiale relativo al periodo Mediceo - Lorenese.

Per questo motivo possiamo definire il Mu.Vi. un Museo a Vocazione Regionale, soprattutto ora che il suo focus si estende agli aspetti culturali, storici e archeologici che abbracciano l'identità della Toscana. La narrazione sugli Etruschi, che rappresentano una delle radici più antiche della regione, e sul periodo mediceo e lorenese, fondamentale per l'evoluzione storica e sociale della Toscana, confermano pienamente questa definizione.

Questa vocazione regionale può essere ulteriormente compresa esaminando questi aspetti:

ASSOCIATI all'APM nazionale

  • L'importanza del legame territoriale: Il Mu.Vi. promuove la comprensione e la valorizzazione della storia e del patrimonio della Toscana attraverso esposizioni e attività educative.
  • Il coinvolgimento delle comunità locali: La connessione con enti scolastici, istituzioni culturali e il coinvolgimento dei cittadini contribuiscono a rafforzare la dimensione regionale del museo.
  • L'unicità delle collezioni: Esponendo temi e reperti che raccontano la vita al tempo degli Etruschi e dei Medici - Lorena, il Mu.Vi. offre una narrazione che abbraccia diversi aspetti della storia toscana.
  • L'attenzione al territorio locale e planetario con progetti di salvaguardia ambientale.

 Prima sezione: è possibile osservare da vicino MINERALI, FOSSILI, CONCHIGLIE, ERBARIO, INSETTI. Conoscere la natura per amarla! Per Gallorini la collezione non è un fine ma un mezzo per comprendere anche la storia evolutiva del nostro pianeta e apprezzare le meraviglie del CREATO. E' stata allestita durante gli stage/tirocini svolti a febbraio-marzo 2022, con gli studenti ITIS, indirizzo di "Biotecnologie Ambientali" e dell'Università di Siena, corso di Laurea in Scienze Ambientali e Naturali, e ampliata con la donazione Baldassarri nel 2024. Questa comprende vari elementi che si possono ricondurre alle scienze naturali in un quadro riferito principalmente alle scienze della vita e della terra.

Il Mu.Vi. con la prima sezione si estende al pubblico anche all'aperto su una superficie di circa 4.000 mq con il Bioparco, il Bio-Orto e il Biolago! Dove il museo prende vita!

Seconda sezione: è dedicata alla storia evolutiva del nostro pianeta con particolare attenzione alle grandi estinzioni, specialmente all'ultima.  65 milioni di anni fa un asteroide largo 10 km chiamato Chicxulub si schiantò nelle acque della penisola dello Yucatàn, scatenando un'estinzione di massa che annientò oltre il 75% delle specie terrestri. Terremoti di straordinaria potenza fecero tremare la crosta terrestre...  

Per la carta si ringrazia l'International Commission on Stratigraphy - www.stratigraphy.org 

Solo una parte della sala, di circa 23 mq, è aperta al pubblico, mentre la restante è adibita ad archivio e laboratorio, visitabile su richiesta.  

 Terza sezione: (appena ultimata con circa 16 mq e sarà aperta al pubblico a breve - intanto è possibile la visita virtuale su monitor/pc ), la STORIA DEI MEZZI DI TRASPORTO viene ripercorsa sia cronologicamente che trasversalmente con esposizione di modelli navali, aerei, ferroviari e stradali a partire dal 3000 a.C. Non si tratta di una narrazione solo tecnologica ma viene raccontata e mostrata la "vita" che si è sviluppata grazie a questi mezzi attraverso i secoli.

Per accedere a parte di queste tre sezioni è necessario percorrere una rampa di scale e quindi per chi non può farlo i relativi contenuti sono accessibili in digitale sul monitor/grande schermo, a piano terra.

 

 Quarta sezione con i suoi 62 mq aperti al pubblico, tutti a piano terra, completamente accessibile, comprende la saletta del bookshop con due quadri a tema ecologico , il deposito zaini guardaroba con un piccolo "acquario storico" contenente uno scalare con oltre 12 anni, una saletta multimediale dove è possibile illustrare vari periodi storici e realizzare seminari/lezioni (sono presenti anche collezioni minori), e la saletta del convivio con spazi/vetrine dedicati alla vita degli etruschi, compreso gli aspetti enogastronomici in riferimento anche alle origini della dieta mediterranea.

In totale gli spazi aperti al pubblico al coperto sono circa 85 mq con 5 salette e con la nuova apertura saranno pari a circa 100 mq.

Per la sicurezza dei visitatori sono presenti estintori sui due piani opportunamente segnalati e la cassetta del pronto soccorso.

 

EVENTI

Periodicamente il Mu.Vi. organizza degli eventi a tema  e nelle relative pagine oltre al prossimo evento troverete un riepilogo di quelli trascorsi

 

- SCIENZE NATURALI (prima sezione)

- STORIA EVOLUTIVA (seconda sezione)

- STORIA DEI MEZZI DI TRASPORTO (terza sezione)

- LA VITA DEGLI ETRUSCHI (quarta sezione)

Le categorie con il simbolo 3D contengono una photogallery per la visione tridimensionale stereoscopica! Questa è possibile su tutti i normali monitor, TV, smartphone con il semplice uso degli OCCHIALINI ANAGLIFI*

*Gli occhialini sono forniti su richiesta a chi visita il Mu.Vi. o via mail - per la visione di queste immagini si consiglia la modalità a schermo intero.

SCIENZE NATURALI (prima sezione)

Mineralogia

Tutto iniziò circa 4,54 miliardi di anni fa. La proto-Terra continuò a formarsi per accrescimento, finché la parte più interna del protopianeta non fu abbastanza calda da fondere gli elementi metallici più pesanti... appena 10 milioni di anni dopo l'inizio della formazione del pianeta. Ciò ebbe come effetto la struttura stratificata del nostro pianeta e gettò le basi del futuro campo geomagnetico terrestre...

Le rocce più antiche ritrovate sulla Terra hanno poco più di 4 miliardi di anni e affioramenti ritrovati in Groenlandia e Australia risalgono al periodo subito successivo alla formazione della crosta terrestre e noto come Archeano... Ed ecco da allora i nostri meravigliosi minerali!

Nelle vetrine del Mu.Vi. troverete esposta la collezione personale di Gallorini raccolta in vari anni assieme a sua moglie Dragoni. 

Nel 2024 la collezione è stata arricchita dalla donazione Baldassari e i particolari li trovate nel video alle pagine dedicate all'origine della Nuova Vita, dove è presente anche uno special dedicato al campione di IRIDIO proveniente dal meteorite che 66 milioni di anni fa colpì la Terra!

I NOSTRI CRISTALLI

Lo sapevi che anche i minerali "vivono"!  

Con questa affermazione, volutamente provocatoria, vogliamo mostrarvi come i cristalli non sono solo freddi frammenti di roccia… crescono, si riproducono e si moltiplicano in forme perfette, analogamente agli esseri viventi!  Un viaggio tra scienza e meraviglia per scoprire come la natura scolpisce geometrie straordinarie, simili, in questo caso, ai cristalli usati per l'inseminazione. La vita si manifesta in modi inaspettati… basta saperla osservare!  

Nel primo video tramite la tecnica di slow motion osserviamo la crescita di cristalli di cloruro di sodio (incolore, cubico),  esacianoferrato di potassio (III) (rosso), solfato di rame (blu) e acetato di sodio (incolore, aciculare).

LABORATORIO - DIAMO VITA A SPETTACOLARI CRISTALLI 

Vedremo come creare cristalli di ferrocianuro di potassio, solfato di rame e allume di potassio.

I NOSTRI MINERALI

MARCASITE

Fra i minerali della nostra raccolta un posto particolare lo abbiamo dato alla MARCASITE o MARCASSITE.

Un "gioiello di minerale" che doniamo in casi particolari!

Vediamo assieme le tante peculiarità di questo cristallo. La marcasite è un minerale di solfuro di ferro, la stessa composizione della pirite. Condividono molte somiglianze nell'aspetto e nelle proprietà, ma la pirite ha un sistema cristallino cubico (o isometrico).

Storia:

Gli antichi greci, inclusa la stessa Cleopatra, si adornavano di gioielli in marcasite. Gli Incas decoravano i templi con enormi lastre di marcasite, oltre a usarla per adornare gioielli e oggetti cerimoniali. Parte del fascino della marcasite era dovuto alla sua incredibile lucentezza metallica, ma molti antichi interpretavano anche il significato spirituale della marcasite come offerta di protezione.

La storia della Marcasite è fortemente intrecciata con la pirite. Il nome "marcasite" deriva infatti dall'arabo marqashītā, che significa "pietra di fuoco" o "pirite". Vediamo una raccolta di immagini della nostra marcasite, appare evidente che sono dei veri gioielli anche senza essere lavorati.

Durante l'era georgiana (1714-1837), le gemme di marcasite erano molto utilizzate sia come pietre di complemento per gioielli preziosi che come sostituti del diamante per pezzi più convenienti. La popolarità aumentò durante l'era vittoriana (1837-1901) quando la stessa regina Vittoria lo indossò.

I design sono passati agli stili Art Déco e Art Nouveau nei gioielli in marcasite degli anni '20. La gemma ha visto una rinascita nella gioielleria negli anni '90 e nei tempi moderni con un rinnovato interesse per gli stili vintage.

Cristalloterapia

Per i lettori che seguono la cristalloterapia riportiamo queste brevi note, ma nei siti di settore trovate moltissime indicazioni.

Come gemma gialla , la marcasite può essere una pietra chakra del plesso solare e i presunti vantaggi fisici includono la protezione dagli inquinanti ambientali (ad es. emissioni EMF), la possibilità di rafforzare la memoria e il trattamento dei problemi respiratori.  Emotivamente, si ritiene che la marcasite protegga dalla negatività, incoraggi l'introspezione e aumenti la fiducia in se stessi. Può ispirare la creatività artistica o architettonica.



Malacologia - Coralli

Un viaggio nel cuore degli oceani, tra forme straordinarie e colori incantevoli! 🌊🐚 La nostra raccolta malacologica svela il misterioso mondo delle conchiglie, piccole meraviglie scolpite dal mare e dal tempo, testimoni di epoche e luoghi lontani. Ogni conchiglia racconta una storia: dalle immense spiagge tropicali alle profondità inesplorate degli abissi. Ma accanto alla loro bellezza, un monito: una sezione speciale è dedicata ai coralli sbiancati, vittime del cambiamento climatico. Il loro candore non è vita, ma silenziosa agonia… Un'esposizione che incanta e fa riflettere, tra natura, scienza e rispetto per il nostro fragile ecosistema. 🌎💙 

La differenza principale tra coralli e conchiglie riguarda la loro classificazione biologica:

  • I coralli appartengono al phylum Cnidaria, classe Anthozoa. Sono animali marini coloniali, composti da piccoli polipi che secernono un esoscheletro calcareo, formando strutture complesse come le barriere coralline.

  • Le conchiglie sono gli esoscheletri dei molluschi del phylum Mollusca, in particolare delle classi Gastropoda (chiocciole di mare), Bivalvia (cozze, vongole, ostriche) e Cephalopoda (nautili). Le conchiglie sono strutture di protezione che crescono con l'animale.

In sintesi, i coralli sono animali coloniali che costruiscono strutture rigide nel tempo, mentre le conchiglie sono esoscheletri di molluschi solitari o gregari.

Inizieremo questa sezione proprio con la nostra recente esperienza.

Il Mar dei Caraibi si infrange dolcemente sulle spiagge di Tulum e Akumal, dove il bianco della sabbia incontra il turchese infinito dell'oceano. Qui, sotto la superficie, si estende la Grande Barriera Corallina Mesoamericana, la seconda più grande del mondo, un universo sommerso di vita e colori… o almeno, così dovrebbe essere. In queste zone, la barriera si trova a una distanza variabile dalla riva, generalmente compresa tra 500 metri e 1 chilometro. Questo permette agli appassionati di snorkeling e immersioni di accedere facilmente a questo straordinario ecosistema marino.​ Per facilitare l'accesso alla barriera corallina, numerosi operatori locali offrono escursioni in barca sia a Tulum che ad Akumal. Questi tour guidati permettono di esplorare i punti più affascinanti della barriera, offrendo l'opportunità di nuotare tra coralli multicolori e una ricca fauna marina.

A novembre 2023 siamo venuti fin qui per osservare, per capire, per toccare con mano la fragilità di questo ecosistema. Ma quello che abbiamo trovato ci ha lasciati senza parole: tra le onde e sulla battigia, resti di coralli morti, sbiancati, privati della loro essenza. Un cimitero silenzioso di ciò che un tempo era un regno brulicante di vita. Lo sbiancamento dei coralli non è solo una sfida scientifica, è una ferita aperta della Terra.

L'innalzamento delle temperature, l'inquinamento e il turismo irresponsabile stanno cancellando in pochi decenni ciò che la natura ha costruito in migliaia di anni. Ciò che abbiamo visto è un monito: il mare sta cambiando e noi dobbiamo cambiare per lui, prima che sia troppo tardi.

Il nostro vicedirettore del Mu.Vi. che, dopo avere chiesto i permessi, raccoglie in spiaggia coralli morti

Purtroppo la quantità di coralli "spiaggiata" è così elevata che vengono usati anche come materiale da costruzione per muretti ornamentali.

Le nostre madrepore, i nostri coralli acquisiti negli anni.

Classificazione Malacologica

Un momento del riconoscimento, in periodo covid, da parte degli stagisti UNISI delle specie malacologiche presenti nella collezione  del Centro Studi, finalizzata alla creazione di appositi cartellini indicanti il nome scientifico della specie e un QR code correlato.

I mezzi usati per il riconoscimento sono stati i database forniti dal sito WoRMS (World Register of Marine Species - https://www.marinespecies.org.) e un manuale presente in loco. Si è data particolare evidenza a quelle specie che hanno avuto forme fossili equivalenti. 

RACCOLTA DELLE CONCHIGLIE

Fin da bambini era un piacere la mattina presto, dopo una mareggiata, cercare conchiglie... Purtroppo quando diventa una collettiva e indiscriminata abitudine, magari terminata buttando il raccolto lontano dalla spiaggia, si rende necessaria una regolamentazione. Questo è successo in Italia e in molte altre nazioni. 

Le nostre collezioni provengono da regolari ricerche avvenute ancor prima dell'entrata in vigore di tali divieti, e dall'acquisto presso fornitori del settore.

Nel 2023 è stata comunque un'esperienza unica e di pura meraviglia camminare su una spiaggia solitaria del Golfo del Messico... La brezza salmastra accarezzava la pelle, il suono delle onde cullava i pensieri, e sulla battigia, tesori del mare in quantità mai vista, attendevano di essere scoperti. Le conchiglie, levigate dal tempo e dall'acqua, brillavano sotto il sole con sfumature d'ambra, e madreperla. Ogni guscio racconta una storia: il viaggio di una creatura marina, la danza delle maree, il respiro dell'oceano. Raccolte con gli occhi e il cuore, senza disturbarle dal loro eterno riposo sulla sabbia, diventano simboli della fragilità e della grandezza della natura, testimoni silenziose di un mondo sommerso. 



LA NOSTRA COLLEZIONE

Teca "MEDITERRANEO" proveniente dalla raccolta privata di Gallorini risalente agli anni '70.

Selezione di bivalvi (escluso la patella - gasteropode).

Le conchiglie bivalve sono gusci calcarei formati da due valve simmetriche, unite da una cerniera. Proteggono molluschi come vongole, cozze e ostriche. Si trovano in mari, fiumi e laghi e hanno un ruolo ecologico essenziale, filtrando l'acqua e fornendo habitat. 


Teca "GASTEROPODI" e Nautilus (Cefalopode con conchiglia esterna) proveniente dalla raccolta privata di Gallorini risalente agli anni '70 - '80.

I gasteropodi sono una classe di molluschi caratterizzati da un corpo morbido, spesso protetto da una conchiglia spirale, e da un piede muscoloso usato per il movimento. Comprendono chiocciole, lumache e patelle, presenti in ambienti marini, d'acqua dolce e terrestri. Hanno una radula per nutrirsi e respirano tramite branchie o polmoni, adattandosi a diversi habitat. 



A questo link trovate approfondimenti sulla MATEMATICA e le conchiglie: https://www.centrostudi-arteecoscienza.it/nautilus-malaco/



IL NOSTRO NAUTILUS PRENDE VITA!!

Un modo divertente per avvicinare anche i ragazzi alla natura.

LE NOSTRE CONCHIGLIE... Spugne, Stelle, Echinodermi


MALACORO 3D

In occasione di OroArezzo le nostre conchiglie sono diventate gioielli!
In collaborazione con gli stagisti di Design dell'Università di Firenze

La visione 3D è possibile su tutti i normali monitor, TV, smartphone con il semplice uso degli 

OCCHIALINI ANAGLIFI*

*Gli occhialini sono forniti su richiesta a chi visita il Mu.Vi. o via mail - per la visione di queste immagini si consiglia la modalità a schermo intero.

ACQUARIO 3D

Il Vostro schermo diventa il nostro acquario e prende forma, volume e profondità!

Fossili 

Un Viaggio nel Tempo: Toccare la Storia per Vivere la Preistoria

Entrare in questa sezione del nostro museo significa compiere un salto nel passato, un incontro ravvicinato con la storia dell'umanità e della vita sulla Terra. Qui, grazie a riproduzioni fedeli e dettagliate, possiamo ammirare da vicino reperti straordinari: Ciro, il piccolo dinosauro italiano, il cranio di Lucy, il cranio dell'Uomo di Olmo e molti altri testimoni di epoche lontane.

Ogni copia è stata realizzata con tecnologie all'avanguardia, calchi con speciali resine, la stampa 3D, e poi la rifinitura con cura artigianale, grazie a pazienti integrazioni pittoriche e dettagli che ne esaltano la straordinaria fedeltà all'originale.

Ma la vera magia sta nel poterli toccare. Nel nostro MUSEO TATTILE, le riproduzioni non sono solo da osservare, ma da accarezzare, per percepire la texture delle ossa fossili, la forma di un cranio ancestrale, la struttura di un dinosauro vissuto milioni di anni fa. Un'esperienza immersiva che ci avvicina alla storia in modo unico ed emozionante, trasformando la conoscenza in un viaggio sensoriale e coinvolgente.

Toccare il PASSATO per sentirlo PRESENTE, per riscoprire le radici della nostra esistenza.

Abbiamo anche alcuni fossili originali relativi principalmente a conchiglie che, anche se sono di provenienza estera, servono a documentare in modo qualitativo come la vita si sia evoluta nel pianeta. 

Catalogazione - Il "gruppo di studio"

Un momento della spiegazione agli studenti e stagisti UNISI, relativo alla collocazione temporale di alcuni reperti fossili malacologici appena classificati.

Fortunatamente con la fine "dell'emergenza covid" abbiamo avuto in stage altri gruppi per approfondire e studiare altri settori presenti in archivio.

Mu.Vi. il museo dove tutto prende vita!!

Con una paziente operazione di post produzione si è passati poi a dar vita ad alcuni reperti, come con il piccolo dinosauro Ciro per riportarlo nel suo habitat...

Un modo divertente per avvicinare anche i ragazzi alla paleontologia.

Ciro, un ritrovamento straordinario: il primo dinosauro italiano perfettamente conservato! Scoperto tra le rocce del Sannio, Ciro ci svela un mondo perduto di 110 milioni di anni fa. Immaginate foreste lussureggianti, un habitat ricco di vita dove piccoli dinosauri si muovevano tra felci giganti e tronchi. Una finestra unica sulla preistoria d'Italia! 

La riproduzione presente al nostro Museo della Vita di Arezzo è stata realizzata grazie al calco fornito dal paleontologo Marco Sabia che l'ha ottenuta partendo dalle informazioni, foto e disegni presenti nell'opera: Sciopnyx samniticus (Theropoda: Compsognathidae) from the lower Cretaceous of Italy, Dal Sasso & Maganuco. Tutte le integrazioni pittoriche sono del nostro direttore Massimo Gallorini, basandosi sempre su tale documentazione.

Ciro si trova nella teca che racconta a "grandi passi" il periodo che intercorre fra la sua epoca e i tempi recenti, periodo durante il quale si è avuta anche l'ultima estinzione di massa. Nella "galleria fotografica" che si trova nella seconda sezione  è descritta anche questa sequenza temporale.

ALCUNI "FOSSILI DI MARE"

ALCUNE "SPLENDIDE" E REALISTICHE RIPRODUZIONI


Erbario & Co. (BOTANICA)


Consta di una raccolta di piante essiccate, realizzata da Gallorini Massimo e Dragoni Livia, alcune tavole provenienti da stampe, testi specifici del XVIII secolo con incisioni di Luigi Figuer e atlanti illustrati del XXII secolo.

E' presente, proveniente dal nostro biolago, dell'equisetum hyemale, nota "pianta fossile". 

Al fine di poter osservare in tutte le stagioni le piante del nostro orto e alcune rare fioriture, abbiamo realizzato un "ERBARIO VIRTUALE" composto da foto 3D

Le nostre PIANTE, il nostro ORTO 3D

Insecta

Alcuni insetti completano la collezione, particolare rilievo è dato alla grande libellula, raccolta e conservata da Gallorini, analoga a varie specie fossili del Triassico, Giurassico e Cretacico riprodotte in foto.


Il nostro amore per la natura e la vita ci ha fatto prediligere una forma particolare di documentazione tramite suggestive pubblicazioni d'epoca e modernissime immagini 3D!  

INSETTI... 3D

LABORATORIO DI MICROSCOPIA 3D

Galleria immagini 2D

Vi abbiamo mostrato alcuni aspetti della bellezza del Creato! La vocazione del custodirla deve riguardare tutti e in primis le persone di fede, come insegnato nelle varie religioni. Ultimamente nella Laudato Sì Papa Francesco ha invitato ad essere "custodi dei doni di Dio" e ha sempre unito il concetto di custodia del creato a quello di tutela della sua bellezza.

STORIA EVOLUTIVA (seconda sezione)

Come abbiamo visto la prima sezione è strutturata anche tenendo conto dell'evoluzione che ha avuto il nostro pianeta, arrivando a presentare alcune forma di vita attuali.

Questa parte invece consta di immagini, poster, video e filmati che in modalità più documentaristica ci permettono di compiere un viaggio nel tempo tenendo sempre a mente tutto quanto visto nella sezione precedente.

Solo 250 anni fa con la Rivoluzione Industriale inizia un prelievo delle risorse rinnovabili e un'azione fortemente perturbativa e rapidissima in tutti i meccanismi di rinnovazione dei cicli biogeochimici che assicurano la resilienza del pianeta. Infatti se supponiamo che la Terra sia nata alle ore 00:00, i primi organismi unicellulari con nucleo si sono formati alle 5:30, alle 22:30 avviene una prima estinzione di massa (95%), alle 23:26 l'ultima estinzione di massa provoca repentini cambiamenti climatici portando all'estinzione dei dinosauri e il dominio del pianeta passa ai mammiferi e i primi ominidi appaiono alle 23:58'15"! Dopo pochi secondi inizia l'Antropocene.

In occasione  di "Amico Museo 2024, il 25 maggio, durante il "ricordo" dell'EVENTO CHE HA CAMBIATO LA VITA NEL PIANETA, abbiamo preparato questa presentazione.

SPIRALE EVOLUTIVA

Quello che segue è il primo disegno* che rappresenta la spirale del tempo geologico, copiato da molti altri per la sua chiarezza rappresentativa è stato realizzato da Joseph Graham, William Newman, and John Stacy.

Nel museo trovereto questo e altri elementi relativi anche al progetto di realizzazione DI UNA SCULTURA ECOETICA ispirata al "GEOLOGICAL TIME SPIRAL".

Al piano terra abbiamo una saletta multimediale dove fra i vari video proiettati riscuote molto interesse proprio quello relativo alla rappresentazione della spirale con un filmato che racconta la storia evolutiva rapportata in 24 ore. Alle 23,26 vedremo l'asteroide Chicxulub schiantarsi nelle acque della penisola dello Yucatàn...

A questo link troverete una pagina dedicata a questo importante approfondimento riguardante il nostro viaggio nello Yucatan a novembre 2023. In Messico abbiamo cercato le testimonianze dirette dell'ultima estinzione di massa causata dell'impatto di un meteorite che provocò repentini cambiamenti climatici, portando all'estinzione dei dinosauri, e così il dominio del pianeta passò ai mammiferi, ai primati e dopo milioni di anni ai primi ominidi...

In questa sezione di approfondimento troverete tutte le informazioni relative al meteorite che ha causato l'ultima grande estinzione di massa e ai frammenti conservati nel nostro museo. I reperti fossili sono invece descritti nella precedente sezione omonima che è in costante aggiornamento.


LA VITA DEGLI ETRUSCHI (quarta sezione)

Come precedentemente accennato stiamo inserendo le immagini dei nuovi spazi/vetrine dedicati alla vita degli etruschi. Queste prime foto mostrano quindi alcune copie dei relativi oggetti, in parte da noi realizzati. Non poteva mancare il Kottabos, famosissimo gioco etrusco, che facciamo provare all'aperto...

Con questa sezione vogliamo confermare le nostre forti radici nel territorio della Regione Toscana presentando un popolo, una civiltà che ha dato il nome alla vasta area dell'Etruria.

Abbiamo ancor più voluto rappresentare la nostra vocazione di museo regionale dedito proprio a raccontare le vicende della nostra regione Toscana con gli eventi realizzati sul Vasari e sul periodo Medici-Lorena specialmente in occasione della Festa della Toscana 2024 (Vedere pagine dedicate).

A questo link troverete gli Eventi che abbiamo già realizzato e che saranno parte integrante della sezione.